Ai movimenti civici piace l'apertura di Morra (Fdi An): verso un accordo bi-partisan per sostenere D'Alberto?

TERAMO – «Non è escluso che alla fine a Teramo si vada ad una scelta bipartisan, che faccia sintesi per un buon governo della città». Detta da un pezzo ‘pesante’ del modello Teramo di centrodestra che con Chiodi governò Comune e Regione, è apertura destinata a segnare una svolta nella politica cittadina, oltre che defiitiva condanna a morte del sistema dei partiti (e dell’ideologia). Il segnale lanciato un settimana fa dagli schermi di Super J da Giandonato Morra, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia alleanza Nazionale, ai movimenti civici che in città stanno nascendo per soddisfare richieste e necessità di diverse componenti della società civile, è arrivato a destinazione e accolto con favore. Lo hanno confermato questa mattina, dallo stesso palcoscenico televisivo, Vincenzo Cipolletti, promotore di Rialzati Teramo, e Valdo Di Bonaventura, che nei prossimi giorni ufficializzerà il nuovo movimento messo in piedi con il musicista Paolo Di Sabatino e che provengono notoriamete dall’area di centrosinistra. «E’ il segno che al di là delle appartenenze sono pià i colori che fanno le persone – ha detto Cipolletti a Di Prima Mattina – e bisoga fare investimenti sulle persone e Morra è una persona seria. Ma quello che dice Morra sta accadendo anche nell’altra area, come si può non dialogare in questo senso?». Di Bonaventura è addirittura già un passo avanti: «Io non escluderei con Morra la condivisione di un progetto per la città». Ma c’è di più: Gianguido D’Alberto, ex capogruppo del Partito democratico in consiglio comunale, uscito dai ranghi Dem, è cerniera di questo embrione politico amministrativo cittadino, su cui c’è altrettanta ottima convergenza.

«Teramo è in fase terminale: ci sono grandi difficoltà nel bilancio, ci sono troppe cose che non vanno, ragionare in termini elettorali prevedendo che l’amministrazione vada a al centrodestra o al centrosinistra, significa offendere le persone, i teramani. C’è una politica in sviluppo, che deve far comprendere che in momenti di crisi bisogna essere pronti a non mettere le solite bandierine, bisogna vedere cosa è meglio per Teramo», ha ribadito Morra, che da tempo sta intessendo rapporti politici con il movimento civico dell’ex assessore regionale Mauro Di Dalmazio e Direzione Italia di Rudy Di Stefano e che potrebbero allargare ulteriormente il fronte di questo nuovo e originale laboratorio politico.